Uno degli ambienti professionali più interessanti per un videomaker, sia che si tratti di un principiante che di un esperto, è sicuramente il festival. In Italia gli eventi culturali sono davvero tanti e, alcuni tra essi, hanno le capacità e le risorse per allestire un vero e proprio ufficio di produzione audiovisiva che consenta di realizzare contenuti video da condividere con il pubblico.

Negli ultimi anni ho avuto la possibilità di collaborare con alcuni festival cinematografici e dell’innovazione e di collaborare, su più livelli, alla produzione di contenuti video per la promozione degli eventi. Ho pensato così di scrivere questo articolo su Diventa Videomaker per permettervi di conoscere più da vicino questo affascinante mondo.

Le informazioni che vi fornirò sono frutto della mia personale esperienza in piccoli festival di provincia così come in grandi eventi cinematografici dalla portata di migliaia di partecipanti e milioni di spettatori online. Per dubbi o specifiche tecniche, vi invito a partecipare alla conversazione nella sezione commenti qui sotto.

Che cos’è un ufficio di produzione audiovisiva?

L’ufficio produzione di un festival è il luogo in cui si produce e si comunicano una serie di format di cui è composto un evento. In un festival cinematografico i format possono raccontare i film in concorso, i partecipanti, i registi dei film, le attività ricreative e i micro-eventi dello sponsor. In generale, ogni ufficio produzione di un festival che si rispetti, impiega le proprie risorse nella produzione di una diretta web e/o televisiva, che dia la possibilità a tutti di seguire le attività in programma direttamente da casa o da smartphone.

Riempire un palinsesto quotidiano per un festival non è cosa semplice: c’è bisogno di contenuti. Per questo motivo la domanda sorge spontanea.

Da chi è composto il team di un ufficio di produzione?


Per realizzare tutti i contenuti necessari alla copertura di un festival c’è bisogno di redattori, coordinatori, operatori video, editor, social media manager, conduttori, registi live, compositori e di altre figure di supporto.

Più in particolare, in ogni ufficio di produzione non mancherà:

Un coordinatore generale: è il capo-ufficio, il boss, colui che decide l’ultima parola sui contenuti e che aiuta il gruppo a creare qualcosa di unico, adatto a quel tipo di evento. È generalmente un direttore artistico del festival, se non l’unico responsabile di tutta la comunicazione. Il coordinatore generale sa perfettamente come va comunicato il festival perché ci lavora tutto l’anno, ininterrottamente.

La redazione: al seguito del coordinatore ci sono alcune figure di redazione che lo supportano nella scrittura dei contenuti e della programmazione della diretta. La redazione si occupa di coordinare il lavoro di operatori ed editor e crea un ordine giornaliero atto a gestire gli impegni di tutti i collaboratori dell’ufficio produzione.

Operatori video: Ciò di cui ci interessa di più parlare in questa sede sono sicuramente gli operatori video (così come i montatori). Possiamo distinguere gli operatori in due categorie: operatori base (solitamente richiesti in copertura live) e videomaker (solitamente creatori di format e con una particolare consapevolezza autoriale).

In genere, un operatore può anche andare in giro per il festival a girare “colore”, ovvero a realizzare tutte quelle riprese che possono essere utili in fase di montaggio per raccontare le attività del festival (due ragazzi che si tengono per mano, un gabbiano che vola accanto al logo del festival, la folla in delirio, un’esplosione di colori ecc.).

Tutto il girato va scaricato in ufficio dagli operatori ogni volta che è terminata una sessione di copertura: inizia così la fase di ingestion che prevede il trasferimento dei file su un server di storage comune che verrà messo a disposizione di montatori e regia live.

Montatori ed editor: Tutto il materiale che viene girato dagli operatori viene poi gestito e montato dagli editor. Nel gruppo editor non abbiamo soltanto montatori standard ma anche grafici e motion graphics specialist che si occupano di tutti i contenuti statici e dinamici come sigle, intermezzi, loghi animati ecc.

In linea di massima tutti i partecipanti alle attività dell’ufficio di produzione sono chiamati a rispettare una linea editoriale specifica e ad attenersi ad una serie di schemi di produzione che vengono decisi nelle settimane precedenti all’inizio del festival.

Che genere di contenuti si produce in un festival?

I contenuti prodotti in un festival possono avere una funzione social o essere utili alla diretta live. Solitamente tutti i format realizzati vanno a coprire uno spazio preciso all’interno della programmazione giornaliera dei social network: un esempio pratico è il diario del giorno (pubblicato il giorno successivo) all’interno del quale potremo avere una sintesi di tutti gli appuntamenti del festival. Un altro contenuto interessante sono le interviste ad ospiti speciali e il parere di pubblico ed eventuale giuria del concorso.

Non è possibile generalizzare sui contenuti prodotti da un ufficio di produzione, ma l’obiettivo è più o meno sempre lo stesso: generare visualizzazioni e condivisione. Per questo motivo tutti i contenuti realizzati dovranno essere freschisempliciinteressanti.

Raccontare un evento significa anche affascinare e convincere a partecipare alla prossima edizione le persone che non possono seguirlo in prima persona.

Che attrezzatura viene utilizzata?

Non esiste una strumentazione precisa, in linea generale l’attrezzatura è in linea con il budget del festival e, spesso e volentieri, gli operatori preferiscono lavorare con la propria attrezzatura per una maggiore praticità.

Per quanto riguarda le telecamere utilizzate, solitamente viene preferita una strumentazione broadcast con telecamere a spalla per le riprese per la diretta live. Questo tipo di scelta è dettata dalla capacità di queste telecamere di essere cablate e di poter inviare il segnale direttamente nei server della diretta.

Per quanto riguarda la creazione dei contenuti da inviare al montaggio, vengono utilizzate attrezzature di tipo standard come reflex, mirrorless, stabilizzatori a motore, droni, ecc.

In area montaggio ci si trova a fare i conti con l’utilizzo di computer apple così come di piattaforme windows; l’importanza principale viene data al budget e alla capacità di calcolo del computer. Solitamente i tempi di render e di export devono essere davvero brevi e c’è la necessità di lavorare con macchine dall’alta capacità di calcolo. Per questo motivo troverete spesso dei Mac Pro, degli iMac 27 e assemblati con sistema windows che permetteranno di esportare al volo i contenuti e permettere la messa in onda senza intoppi o attese.

Come si fa a lavorare in un ufficio di produzione?

Il modo migliore per lavorare a un festival è sicuramente frequentarlo, cercate di capire quali sono le reali esigenze e come potreste migliorarlo. Non abbiate paura di chiedere, contattate il direttore artistico con una proposta innovativa e non proponetevi con un grigio curriculum vitae.
Iscrivetevi a corsi di formazione associati al festival, ne troverete tantissimi, partecipatevi attivamente, chiedete di fare un tirocinio o uno stage presso il festival.
Ultimo consiglio, ma non di minore importanza, specializzatevi in qualcosa che sapete fare soltanto voi: trovate un vostro percorso e proponetelo, osate. Dopotutto, stiamo pur sempre parlando di creatività e cultura, no?