Che tu sia un videomaker o un freelance nel campo del design o della comunicazione, una delle cose più importanti da fare (praticamente essenziali) è stipulare un accordo lavorativo con il proprio cliente, meglio noto come contratto di collaborazione.
Tutto quello che leggerai è soltanto frutto della mia esperienza in quanto io NON sono un avvocato e NON mi occupo di procedure legali, per quello potrai affidarti a una persona di fiducia o a un professionista che saprà adattare il tuo profilo lavorativo al miglior modello di contratto per i tuoi clienti.
In ogni caso, se ti fa piacere, potrai leggere qui di seguito i consigli che avrei voluto avere quando ho cominciato la mia carriera di consulente per aziende e privati.
A chi presentare un contratto
Che tu sia uno studente universitario in cerca di prima occupazione o un professionista affermato, l’importante è imparare a mettere in chiaro fin da subito con i tuoi clienti quali sono le regole da rispettare nel rapporto di lavoro.
Anche se hai ricevuto il tuo primo ingaggio dal vicino di casa, dal negozio di strumenti musicali del tuo paese o da alcuni amici che hanno organizzato un matrimonio low-budget, l’importante è saper stipulare un contratto che non serva soltanto a salvaguardare i tuoi interessi (e quelli del cliente, chiaramente) ma soprattutto a creare una prima immagine di te come un professionista.
Preventivo
Prima di scrivere un contratto è utile presentare al cliente un preventivo unito ad una nota di lavoro dove inserirai in modo dettagliato tutto ciò che andrai a realizzare e che tipo di strumenti utilizzerai per farlo.
Qualche tempo fa ho scritto un articolo su come proporre un preventivo ai tuoi clienti, ma ognuno di noi ha il suo modo di relazionarsi al proprio pubblico.
Cerca di capire bene il valore del tuo servizio prima di offrirlo sul mercato.
Dati identificativi
Nella prima parte del contratto inserisci quelli che sono i dati identificativi tuoi e del tuo cliente.
Quando chiedi i dati ai tuoi clienti è bene indicare l’utilizzo che farai di dati sensibili e per quali finalità intenderai utilizzarli. Per maggiori informazioni e per restare sempre aggiornato fai un salto su google e cerca “privacy policy” o “GDPR”.
Dovrai in pratica inserire questo genere di informazioni:
Ragione sociale / nome: _____________________________________________
Partita I.V.A. / Cod.Fisc.: __________________________________________
Indirizzo:__________________________________________ Cap: ________ Comune: ______________ Prov: ____ Telefono: _____________
Fax: ______________ Email: _________________________
Tu invece sei il fornitore dei servizi e dovrai inserire i tuoi dati in un paragrafo a parte.
Dati identificativi del fornitore dei servizi
[NOME DEL FORNITORE DI SERVIZI]
Partita I.V.A.:
Indirizzo:
Telefono:
Email:
Sito web:
Specifica la tipologia di lavoro
Nel contratto va specificato tutto ciò che andrai a realizzare per il cliente e quanto tempo ci metterai per consegnare il final cut del progetto.
So che hai molta voglia di fare e che sei disposto a lavorare al progetto giorno e notte pur di consegnarlo in un paio di giorni, ma il tuo cliente non vedrà di buon occhio la tua fretta.
Dedica il giusto tempo e inserisci sul contratto il tempo che ti serve per completare la prima stesura e apportare le modifiche necessarie.
Ti troverai spesso a doverti interfacciare con qualcuno che non è il diretto interessato del tuo video e potrebbero passare giorni prima che le riunioni interne all’azienda riescano a sciogliere i nodi sulla comunicazione.
Oltre ai tempi di consegna specifica la quantità di correzioni che puoi effettuare sul progetto, per evitare che il cliente non prenda sul serio il tuo operato e non prenda mai in considerazione sul serio l’idea di terminare i lavori.
A chi appartengono i contenuti prodotti?
A chi appartengono i video girati? A chi appartiene il lavoro finale? Posso inserire la pubblicità che ho realizzato per il cliente X sul mio sito?
Queste sono tutte ottime domande se stai facendo partire il tuo personale business di produzione video.
Devi sapere che non tutti i clienti ragionano allo stesso modo e alcuni di essi non hanno interesse nell’accreditare il tuo nome nel prodotto finale.
Si tratta di una pratica normalissima per l’immagine di un’azienda e ti consiglio di allontanare ogni pensiero negativo sul tuo senso artistico o sul tuo modo di lavorare.
Si tratta di un lavoro retribuito, hai venduto un prodotto, il cliente può farne ciò che vuole.
All’interno del contratto però puoi inserire la proposta di utilizzo di alcune immagini a scopo promozionale per la tua azienda.
Non riutilizzerai le stesse immagini per altri lavori ma qualche secondo del tuo potrà essere inserito nel tuo prossimo portfolio o citato sul tuo sito web.
Un template per te
Il consiglio è quello di partire da una bozza di contratto già pronta come quella che ti proponiamo qui sotto, modificala e adattala al tuo servizio.
Falla leggere a persone di fiducia, correggi eventuali errori e sii pronto a iniziare il tuo prossimo lavoro!