Un’avventura estrema documentata grazie alla tecnologia fotografica e video di Canon, è così che ha preso vita la serie web disponibile sulla piattaforma ufficiale Ariston https://www.aristoncomfortchallenge.com/it/ oltre a un esclusivo documentario per il gruppo Discovery. Con “The Ariston Comfort Challenge” si è creato il comfort anche nelle condizioni climatiche più difficili, consegnando una casa modulare accogliente e innovativa nel cuore della remota e gelida Qeqertarsuaq, meglio conosciuta come Disko Island.
Giacomo Frittelli e Paolo Verzone si sono occupati rispettivamente della realizzazione delle riprese video e degli scatti per questa campagna globale ed unica nel suo genere, dedicata della nuova caldaia Ariston Alteas One. I due professionisti hanno dovuto affrontare numerose sfide fra cui tormente di neve o acque ghiacciate, operando in zone dove le temperature variano dai -19° ai -40° del periodo invernale.
L’intero progetto è raccontato attraverso una web serie in sei puntate e un grande reportage fotografico che narrano la storia dei tre installatori e del loro difficile viaggio per portare a compimento la missione. Una storia che si arricchisce della cultura che popola i meravigliosi paesaggi di ghiaccio della Groenlandia.
Avventura, coraggio e voglia di realizzare l’impossibile portando il comfort anche dove sembra impensabile: una spedizione polare, quella di Ariston, brand leader nel riscaldamento e parte del gruppo Ariston Thermo Group, che ha richiesto una pianificazione al dettaglio e un’organizzazione impeccabile. Tutto il lavoro documentaristico del progetto è stato affidato alla tecnologia Canon: più di 100 riunioni di produzione, uno shooting di 50 giorni e 270 ore di registrazioni.
Sapersi adattare a condizioni estreme, reagendo rapidamente agli imprevisti climatici, ha permesso di creare un progetto video avvincente e appassionante grazie alle riprese del direttore della fotografia, Giacomo Frittelli. Mentre, Paolo Verzone, fotografo professionista e Canon Ambassador, è riuscito a cogliere con i suoi scatti tutta la bellezza e avversità di un’avventura senza precedenti.
Il problema maggiore per le riprese video è stato il clima, del tutto imprevedibile, con temperature che potevano scendere fino a -40°C. Filmare per lunghi periodi consecutivi all’aperto diventava una prova di resistenza. Lontani da tutto e da tutti, gli operatori non potevano recuperare strumentazioni aggiuntive in caso di bisogno. Per Giacomo Frittelli dunque è stato essenziale dedicare grande attenzione alla preparazione e alla scelta delle apparecchiature. Oltre a due videocamere Canon EOS C300 Mark II, ha selezionato obiettivi Canon molto diversi tra loro: il modello EF 100mm f/2.8L Macro IS USM – perfetto per le riprese ravvicinate – e tre obiettivi zoom Canon EF 70-200mm f/2.8L IS II USM, Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM e Canon EF 16-35mm f/2.8L II USM.
Come sottolinea lo stesso Frittelli, gli obiettivi Canon erano una scelta fondamentale: i modelli per foto, video e riprese cinematografiche, infatti, utilizzano lo stesso innesto garantendo una versatilità senza eguali. “Per ottenere i risultati migliori mi serviva l’apparecchiatura migliore, ho scelto gli obiettivi zoom Canon perché mi offrivano una grande rapidità di scatto”, commenta Frittelli. “La videocamera Canon EOS C300 Mark II è ottima per soggetti in movimento perché offre dimensioni compatte, grande maneggevolezza e risultati eccellenti”.
Per ottenere un angolo ancora più ampio, Frittelli ha utilizzato l’obiettivo EF Cine Prime ultracompatto CN-E14mm T3.1 L F. Inoltre, per poter viaggiare leggero e filmare in zone remote Frittelli doveva dotarsi della videocamera più piccola possibile e Canon EOS C300 Mark II si è dimostrata essere la scelta migliore. Il mirino della telecamera a volte era l’unico supporto disponibile, se lo spazio ristretto non consentiva di affidarsi a un monitor – ad esempio nelle riprese da velivolo.
Anche Paolo Verzone ha seguito ogni fase di questo affascinante progetto, scattando immagini suggestive tra rompighiaccio, scienziati, impavidi installatori di caldaie, cani da slitta e tempeste di neve. Non era la prima volta che Verzone lavorava nell’Artico: era già stato a Nuuk, capitale della Groenlandia, su incarico di Vanity Fair, e nelle Svalbard e in Siberia su incarico di Le Monde. Certo, la missione Ariston era comunque un’avventura estrema. A Verzone l’arduo compito di immortalare un paesaggio in costante mutamento affrontando tanti imprevisti: il clima e gli iceberg erano grandi sfide anche in termini di fotografia. “Un ambiente che cambia ogni giorno è ben diverso da un set in cui puoi pianificare tutto. Stai facendo una foto a un iceberg, arriva un’intensa folata di vento e te lo sposta. Ma impari ad adeguarti”, sottolinea Verzone.
Il trasporto dei materiali edili dal porto al cantiere con una slitta trainata dai cani è stato un elemento del reportage difficile da immortalare. “Era notte fonda, c’erano -17°C e nevicava tantissimo. I cani si muovevano e c’era un buio pesto” ricorda Verzone.
In questa situazione, il fotografo ha usato la fotocamera Canon EOS-1D X Mark II, perfetta per seguire soggetti in movimento al buio. “La slitta schizzava via rapidissima, e dovevo coprire più angolazioni molto in fretta perché con quel gelo non potevo restare fuori troppo a lungo. Se devi reagire in fretta, in condizioni di scarsa visibilità, quella fotocamera è l’ideale. Basta aumentare il valore ISO e non c’è alcuna sgranatura”.
Per realizzare ritratti in condizioni controllate, Verzone ha utilizzato i modelli Canon EOS 5DS R e Canon EOS 5D Mark IV, quest’ultima particolarmente adatta per situazioni di luce scarsa. “Grazie a un sensore molto reattivo, la qualità dell’immagine è sbalorditiva” spiega Verzone. “Arrivi a ISO 6400 senza rumore, un risultato che qualche anno fa avresti raggiunto solo con ISO 800 o meno. A parità di condizioni, questa fotocamera è la scelta migliore. E il modo in cui scatti cambia, perché per la prima volta è il dispositivo ad adattarsi a te, e non viceversa”. Per riprendere le slitte che trasportavano materiali edili, Verzone si è affidato agli obiettivi zoom della serie L di Canon, EF 24-70mm f/2.8L II USM e EF 100-400mm f/4.5-5.6L IS II USM.
Canon ha sostenuto con entusiasmo l’impegno di documentare The Ariston Comfort Challenge perché crede fortemente nel potere delle immagini.
La campagna è stata ideata in collaborazione con J.Walter Thompson Italy e prodotta da Indiana Production.