DJI apre oggi la sua conferenza annuale AirWorks con la prossima generazione di hardware per droni e software che trasformerà le operazioni professionali in tutto il mondo.
Dal DJI Dock automatizzato in grado di lanciare droni in località remote, a un drone agricolo in grado di spruzzare più di 80 libbre di liquido, ad app e suite software in grado di gestire un’intera flotta di droni funzionanti, AirWorks 2022 offre oltre 600 settori di droni professionisti di 46 paesi gli strumenti per integrare strumenti futuristici nel loro lavoro di oggi.
AirWorks è la prima opportunità al mondo di vedere DJI Dock, la stazione base programmabile che consente a un drone DJI M30 di eseguire voli waypoint completamente automatizzati.
Il Dock può proteggere il drone dalle intemperie, prepararlo al decollo, riceverlo all’atterraggio, scaricare i dati che acquisisce e ricaricare la batteria, il tutto monitorando la presenza di ostacoli nell’aria o al livello del suolo.
Poiché le autorità di regolamentazione approvano sempre più voli automatizzati oltre la linea visiva, DJI Dock trasformerà le operazioni professionali consentendo voli importanti in località remote senza la necessità di un essere umano che tenga un controller.
Presentato anche il nuovissimo drone della linea di droni agricoli di DJI, l’Agras T40, che può spruzzare fino a 40 litri (equivalenti a 88 libbre) di fertilizzante liquido su un campo agricolo. Con motori più potenti e ugelli più avanzati, il T40 in un’ora può spruzzare con successo un campo di 52 acri, circa quattro quinti di miglio quadrato. Il T40 è ricco di altri progressi, come le telecamere per mappare un campo agricolo durante un volo, che renderanno i droni per l’agricoltura di precisione uno strumento sempre più vitale per gli agricoltori per nutrire in sicurezza un mondo in crescita.